Vi vogliamo rendere partecipi con il nostro “DIARIO” di tutta la strada che abbiamo percorso dalla nascita dell’associazione sino ad oggi.
2021
L’anno è stato particolarmente produttivo. Abbiamo finanziato una borsa di studio per la specializzazione in oculistica di un infermiere camilliano a Ouagadougou ed una per un ottico a Firenze. Abbiamo realizzato tre pozzi per acqua potabile. Abbiamo in atto 75 adozioni a distanza. Abbiamo inviato un container carico di generi di prima necessità, fra cui materiale per sala operatoria, quale telini sterili, mascherine, guanti sterili, camici monouso, soprascarpe, cuffie, e materiale per i reparti di degenza, quale letti, comodini, sedie, armadietti, sedie a rotelle, ecografi, strumenti per oftalmometria. Abbiamo la certezza che il reparto da noi creato presso l’ospedale di Nanoro sta funzionando grazie all’uso che ne fanno i medici locali. Abbiamo intrapreso un cammino di conoscenza e collaborazione con diverse scuole eugubine e infine realizzato il calendario cartaceo 2022.
Ci sono proposte per eventi futuri atti a far conoscere e promuovere gli scopi dell’Impegno.
2020
Il 2020 comincia con una serie di attentati in Burkina Faso che costringe il gruppo di volontari dell’associazione L’Impegno a rinunciare alla missione annuale presso l’ospedale di Nanoro. E’ già tutto organizzato, ma le notizie che arrivano sono drammatiche: centinaia di migliaia di profughi dall’est e dal nord del paese, stanno convergendo verso la capitale creando una situazione di incertezza e pericolo. Si decide di aspettare giorni migliori, ma non si può immaginare a gennaio che una pandemia impedirà qualsiasi spostamento per tutto l’anno. Nonostante queste grandi difficoltà, l’associazione continua a lavorare con notevoli soddisfazioni. Viene organizzata la spedizione di un container pieno di beni di ogni tipo, da strumenti per la sala operatoria e per il laboratorio di ottica, a oggetti di arredo per l’ospedale, da abiti e scarpe a materiale per sartoria, da medicinali e lenti per occhiali ed intraoculari per interventi alla cataratta ad un SUV, adatto a percorrere le strade sconnesse e sabbiose del Burkina. Il progetto di portare acqua nei villaggi va avanti con la costruzione di un pozzo nel villaggio di Pounou a pochi chilometri da Nanoro, dove questo bene prezioso è carente e dove il pozzo verrà utilizzato dai bambini di una scuola primaria, oltre che dalla comunità. Anche il progetto adozioni a distanza cresce con numerose richieste da parte di famiglie generose. In occasione delle feste natalizie, viene organizzata una lotteria di beneficenza ed una vendita di oggetti provenienti dal Burkina insieme all’esposizione di fotografie che illustrano i momenti salienti ed i progetti dell’associazione. Inoltre vengono distribuiti i tradizionali calendari con foto inedite della città di Gubbio. Tutto quanto realizzato durante l’anno è frutto del lavoro continuo dei volontari e della generosità di tanta gente, di tanti simpatizzanti sparsi in tutta Italia che sostengono l’associazione, la finanziano e le danno fiducia.
2019
La missione dura solo otto giorni durante i quali vengono effettuati 120 interventi di cataratta e realizzati numerosi occhiali da vista.
Viene finanziato da una famiglia di Napoli, una cui esponente, medico oculista, è stata in missione con l’associazione nel 2016, un pozzo per acqua potabile a Baszirì, in una zona dove presto sorgerà una scuola.
2018
Inaugurazione del pozzo di Gourounbilà Konkuisse, nei pressi di Nanoro.
Continuano l’attività sanitaria, sempre con più lavoro, ed il rapporto con la scuola elementare di Konkuisse.
Il Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi di Gubbio partecipa ai progetti dell’associazione con una donazione.
2017
Continua l’attività presso la struttura di Nanorò, con numerosi interventi, controlli, occhiali costruiti su misura.
Viene “adottata” la scuola elementare di Konkuissin: vengono donati libri, palloni per giocare al calcio, divise da calciatore.
Vengono “adottate” due famiglie alle quali vengono donati una mucca ed un toro per iniziare un allevamento.
Nel mese di novembre, la signora Giuseppina Pascolini Alimenti offre all’associazione i proventi dalla vendita del suo libro “Riflessioni, pensieri, emozioni”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisce al Presidente dell’Associazione per l’opera di solidarietà in Burkina Faso l’onorificenza a Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. L’onorificenza verrà consegnata materialmente con una cerimonia ufficiale presso il Palazzo del Quirinale a Roma il giorno 5 febbraio 2018.
2016
Inaugurazione del nuovo reparto che viene arricchito notevolmente dall’ implementazione della strumentazione e grande affluenza di personale dell’ospedale e di frati camilliani.
Viene inaugurato un pozzo presso il villaggio di Song Naaba, offerto da Spirito di Squadra di Gubbio.
2015
Si riparte a gennaio del 2015. Viene inaugurato il pozzo per acqua potabile nel villaggio di Tantaoko, finanziato da un medico di Gualdo Tadino.
Per tre anni gli specialisti dell’associazione continuano a lavorare nei locali che i frati hanno destinato loro, ma lo spazio risulta sempre più insufficiente e difficilmente organizzabile secondo i criteri di un lavoro snello, senza tempi morti, anzi con una tempistica piuttosto serrata come è necessario lavorare qui nei quindici giorni che vengono dedicati al Burkina dall’equipe dell’Impegno. Il dottor Panata chiede ai frati che venga messo a disposizione dell’associazione un padiglione dell’ospedale scarsamente utilizzato.
A novembre del 2015, il dottore, insieme a due volontari eugubini, ritorna a Nanorò e realizza nel padiglione offerto dai frati un reparto che comprende: un ambulatorio, una saletta di attesa, una di sterilizzazione, una di anestesia, due sale operatorie, un laboratorio per ottici, i servizi.
2014
Nel 2014, a causa del colpo di stato che destabilizza il presidente Compaoré in carica da ventisette anni, la missione non ha luogo.
2012/2013
Le missioni si succedono negli anni, sempre ottenendo stima, riconoscenza ed affetto dalla gente della regione e di quelle limitrofe: sono tante le persone che vengono da lontano a farsi operare o controllare dagli oculisti e dagli ottici dell’Impegno.
In Italia, i soci mantengono diverse iniziative per reperire i fondi necessari alla missione: la cena sociale, i mercatini, la collaborazione con le scuole e con altre associazioni o club.
Nel 2012 due autori offrono i proventi dalla vendita delle loro opere all’associazione: Elisa Vagnarelli, con il testo “Sotto l’Albero” e Marco Vinicio Guasticchi con il romanzo storico “Gavrilo, una vita, un destino”
2011
Durante la missione inaugurazione del pozzo di Pissilà, finanziato da una famiglia eugubina.
Si continua a sondare il terreno per individuare i luoghi più bisognosi e più sicuri per realizzare una missione sanitaria.
In luglio, presso la sala inferiore del Palazzo Pretorio di Gubbio, mostra dell’artista Giuseppina Pascolini Alimenti che devolve all’associazione i proventi dalla vendita dei suoi quadri. Patrizia Fumanti ed Elisa Vagnarelli offrono il ricavato dalla vendita della loro pubblicazione : “Se la pioggia va in vacanza”, testo per le scuole illustrato da Luciana Fumaria. In settembre, in un secondo viaggio, visita al centro oculistico di Leo, gestito dall’associazione italiana Shalom. Incontro con il ministro dell’agricoltura a Ouagadougou, insieme ad un imprenditore italiano, per la creazione di una piantagione di Jatropha per la produzione di olio combustibile. Incontro con il futuro Naaba Sanpaorè della zona di Boussé per la creazione di pozzi e per la commercializzazione in Italia di noci di Karité. Il burro di Karité è la base dei prodotti cosmetici come creme e latti per il corpo, e ad esso sono interessati industriali italiani del settore per i quali l’associazione fa da tramite, con l’intento, come nel caso della Jatropha, di incrementare il lavoro in Burkina. Visita al segretario dell’arcivescovo di Ouagadougou per concretizzare il progetto scuola. Purtroppo, per motivi burocratici, scarso interesse delle autorità preposte, difficoltà logistiche, avvenimenti politici vari ed a volte drammatici, tutti questi progetti che hanno richiesto tanto tempo in elaborazione, contatti, lettere, telefonate, viaggi, si sono via via insabbiati.
Nel viaggio del settembre del 2011, però, si conclude un accordo che porterà alla realizzazione di un progetto che, allora, appena formulato, sembra anche questo un’utopia. Infatti, si fa visita a Nanoro, un villaggio nella savana a nord della capitale, al chirurgo italiano Gino Capponi che da dieci anni opera presso il CMA retto da frati camilliani. Tramite Capponi, viene presentato ai membri dell’associazione il giovanissimo direttore dell’ospedale, Frere Dieudonné Sorghò, il quale illustra le necessità del centro, mettendo come prima esigenza la presenza di un chirurgo oculista. Al rientro in Italia, il presidente Luigi Panata si attiva immediatamente per reperire professionisti in grado di sostenerlo in questa impresa. Viene contattato il dottor Giovanni Battista Sbordone, da poco primario oculista presso l’ASL 1 dell’Umbria , che accetta senza indugi. Vengono contattate diverse ditte e centri privati per il reperimento di strumenti per la chirurgia dell’occhio e consumabili di sala operatoria. Circa sei mesi dopo, si inserisce nel progetto l’ottico Gabriele Salciarini di Gubbio, che contribuisce ad arricchire la futura missione con una quantità notevole di strumenti per i controlli oftalmologici e di materiale per la creazione di occhiali su misura.
A novembre si parte per l’ennesimo viaggio in Burkina e per la prima missione sanitaria oculisti-ottici presso il centro medicale di Nanoro dove gli italiani vengono accolti dai frati camilliani. La quantità e la qualità degli strumenti per i controlli e per gli interventi in campo oculistico, permettono di allestire un ambulatorio ed una sala operatoria perfettamente efficienti.
Dopo un paio di giorni, già fuori dell’ambulatorio per i controlli ed in sala di attesa per gli interventi chirurgici si forma una fila di persone che necessitano di ascolto e di cure. La patologia più frequente in questa regione, per motivi ambientali, come la siccità, l’irradiazione solare, il caldo secco, la polvere, è la cataratta, affezione dell’occhio che porta a cecità e che interessa qui anche persone giovani.
2010
Terzo viaggio in Burkina, questa volta con un gruppo di giovani eugubini.
Visita al lebbrosario creato e gestito dal camilliano padre Vincenzo. Vengono lasciati medicinali, garze ed altri consumabili, nonché indumenti. Visita all’arcivescovo di Ouagadougou, monsignor Ouedragò, per esporre il progetto della scuola professionale.
Nel mese di luglio, presso le sale del palazzo pretorio di Gubbio, mostra fotografica con le immagini del Burkina di Leo Marconi e mercatino dei prodotti artigianali burkinabè. Viene promossa una campagna di pubblicità e di sensibilizzazione alle attività dell’associazione con interventi in scuole di diverso ordine e grado e nelle parrocchie.
Incontro alla CEI, dove viene esposto il progetto di creazione di una scuola per carpentieri, per la quale si ottiene la promessa di finanziamenti adeguati. La stampa
2009
Secondo viaggio con Fernando Sebastiani e Leo Marconi.
Inizia l’amicizia con suor Margherita delle Suore Apostole del Sacro Cuore di Ouagadougou che gestisce nella capitale una scuola ed un istituto per la formazione di novizie. Anche con suor Margherita inizia un rapporto di collaborazione per le adozioni a distanza. Vengono portati dall’Italia anche in questa occasione beni di prima necessità, come indumenti, soprattutto per l’infanzia, cibo, anche questo per l’alimentazione infatile, medicinali; tutto questo viene distribuito in diversi CREN e orfanotrofi visitati ( Boussé, Saboù, Gorom gorom).
Prendono forma i primi progetti: creazione di pozzi per estrazione di acqua potabile; creazione di una scuola di formazione professionale per carpentieri, progetto di studio e formazione per medici burkinabé in Italia. Vengono stretti diversi rapporti con rappresentanti delle istituzioni, rappresentanti del clero , professionisti, imprenditori e politici locali. Viene sottoscritto il gemellaggio fra Lions Club Gubbio Host e Lions Club di Ouagadougou. La stampa
2008
Primo viaggio in Burkina come associazione. Partecipa Fernando Sebastiani.
Vengono presi i primi contatti con istituti di suore, di frati, ospedali. Comincia la collaborazione con suor Sabine delle suore dell’Immacolata Concezione di Tampui, presso Ouagadougou, per le adozioni a distanza. Vengono distribuiti beni di prima necessità come medicini, strumenti sanitari, cibo, indumenti. La stampa
2007
Al rientro da una missione in Burkina Faso con una organizzazione internazionale, il dottor Luigi Panata, medico di base nel territorio di Gubbio, asl 1 dell’Umbria, decide di fondare un’associazione di volontariato per poter aiutare la popolazione burkinabè con la solidarietà degli eugubini.
Nel mese di ottobre nasce l’Associazione L’Impegno, i cui membri consiliari sono all’inizio tutti soci del Lions Club Gubbio Host.
I progetti sono ambiziosi: pozzi per acqua potabile, aiuti sanitari, adozioni a distanza. Per poterli realizzare occorrono fondi e subito ci si mobilita per la prima cena di solidarietà, appuntamento che, dall’ottobre 2007 si ripete ogni anno.